LA PRIMA EMAIL DI SPAM

Era il primo maggio 1978 quando la Dec, Digital equipement corporation, una delle principali aziende informatiche dell’epoca, annuncia la presentazione di una nuova famiglia di computer, i DecSystem-20. Le prime macchine a fornire pieno supporto alla rete Arpanet, il network militare statunitense divenuto poi embrione del moderno internet.

Una notizia che avrebbe interessato gli utenti Arpanet, pochi ancora, sparsi nei centri militari statunitensi e in alcune università europee, secondo uno dei responsabili del marketing della Dec, Gary Thuerk.

Così insieme a un ingegnere della compagnia viene elaborato un messaggio pubblicitario, da inviare il 3 maggio a qualche centinaio di utenti, tutti della costa ovest. Peccato che il programma di posta elettronica potesse inviare solo 320 messaggi contemporanei.

Il risultato?
Molti indirizzi andarono a finire nel campo CC (copia per conoscenza) e poi nel corpo del messaggio, finendo per non ricevere l’invito alla presentazione. Chi ricevette l’email, invece, si ritrovò a leggere infastidito un messaggio senza senso con, solo in coda, l’annuncio del nuovo computer. “Prenderemo provvedimenti affinché niente di simile debba ripetersi”, dissero all’epoca gli ufficiali, ma di fatto non lo fecero mai.

“UOVA E SPAM, SALSICCIA E SPAM”, L’ORIGINE DEL NOME

In un locale surreale pieno di vichinghi chini sui piatti entrano due strani avventori. La cameriera presenta agli ospiti un menù, intercalando in maniera ripetitiva e comica la parola “Spam“. È lo sketch comico dello spettacolo Monty Python’s Flying Circus trasmesso il 15 dicembre 1970 che ha dato origine al termine. “Uova e Spam, salsicce e Spam, Spam, uova e Spam, Spam Spam, pancetta e Spam”, recita la donna.

Il riferimento è alla carne in scatola “Spam“, marchio prodotto dall’americana Hormel Food Corp. a sua volta crasi di spiced ham, cioè prosciutto speziato. Un effetto satira dovuto, probabilmente, al fatto che quel prodotto durante la Seconda Guerra Mondiale fosse uno dei pochi cibi disponibili. Praticamente era onnipresente.

Fonte: Informazioni tratte dall’articolo “Spam, 40 anni di ‘posta indesiderata’. Ecco come si sono evoluti i messaggi spazzatura”  pubblicato da MARTINA MILONE sul sito La Repubblica.it